Alcune precisazioni sulla celebrazione della S. Messa
1) Da domenica 24 abbiamo ripreso le celebrazioni delle S. Messe prefestive e festive. Raccomandiamo sempre la prudenza e l’adeguamento alle norme sociali e sanitarie. Ricordiamo che sarà sempre possibile seguire le S. Messe sia attraverso Streaming Belltron (Cascinetta e Cajello) che attraverso la radio parrocchiale (Cajello) 2) Alcune Norme hanno destato delle “rimostranze” se non addirittura qualche “nervosismo”: – L’assegnazione dei posti Perché mi devo sedere dove mi dicono i volontari e non posso sedermi al mio posto abituale? Questa norma, in questo momento, ci aiuta ad evitare dei contatti e a mantenere le distanze. Esiste poi una norma, non scritta, o meglio scritta nel cuore di noi fedeli, che per partecipare bene alla S. Messa vado attorno all’altare proprio, in virtù del mio Battesimo, per partecipare al meglio al “servizio sacerdotale” per cui subito dopo la consacrazione ringraziamo Dio per averci ammessi. Forse se ci pensassimo bene e sempre, gli ultimi posti rimarrebbero sempre vuoti anche in futuro anche perché vado non ad assistere o partecipare ma a celebrare il fatto più importante della mia vita: La morte e Risurrezione del Signore che mi salva. – La puntualità Premetto che personalmente sono un fanatico della puntualità, perché la ritengo una forma di rispetto verso gli altri e non solo la cortesia dei re. Se devo prendere un aereo devo essere in aeroporto due ore prima. Se devo prendere un treno, mi muovo per tempo, altrimenti il treno parte senza di me e non ha importanza se il treno è pieno o vuoto. Capita spesso che se un treno è in ritardo nasce dentro di me un certo nervosismo …. A tal punto che i treni che superano un certo ritardo danno diritto ad un rimborso. Se vado al cinema, mi presento puntuale …. Se vado a Messa …. Invoco tutta la comprensione possibile e immaginabile e soprattutto non fa niente …. Per carità a tutti può succedere di arrivare in ritardo, anche a chi è fanatico della puntualità, l’eccezione però deve confermare la regola e non diventare lei regola. In questo periodo, purtroppo la puntualità è non solo una virtù ma anche una norma se il ritardo mi fa trovare la chiesa piena per i posti disponibili e purtroppo non posso entrare. È vero, abbiamo scritto che, in ogni caso, non sarà concesso di entrare in chiesa dopo l’inizio della Messa, e questo ha suscitato un po’ di proteste. Anche qui ci sono delle motivazioni legate al momento (come, ad esempio, il “controllo” dei volontari per quanto riguarda i dispositivi personali di sicurezza). Gli stessi volontari partecipano alla S. Messa oltre a svolgere il loro servizio, occorre dunque rispettare la loro partecipazione che non deve essere interrotta dai ritardatari. Ma oltre a ciò, come fedeli, sappiamo che la S. Messa inizia con il segno della Croce e termina con l’andiamo in pace. È una vera partecipazione alla S. Messa arrivare dopo la richiesta di perdono o dopo la liturgia della Parola o peggio ancora dopo l’omelia? Certamente prima del Concilio Vaticano II la S. Messa (in Latino) valeva si diceva se io assistevo alla consacrazione, quando arrivavo e che cosa facevo durante la celebrazione non aveva molta importanza (vedi la recita del S. Rosario). Questo però era prima del Concilio …. Non penso di fare una bella figura nei confronti di uno che mi invita, dimostrandomi tutto il suo amore, alla sua mensa se arrivo dopo l’antipasto o dopo il primo, solo perché io sono abituato così. Se vado al cinema e lo spettacolo è già iniziato ma non ho la possibilità di vedere subito quello che ho perso, cambio orario e aspetto la prossima proiezione. Ci accorgiamo dunque che i nostri modi abituali di comportamento, dove abbiamo degli interessi, sono proprio puntuali e scegliamo i posti migliori … con Dio invece … Allora probabilmente non è colpa del Covid19 o delle norme che siamo tenuti a rispettare per il nostro e l’altrui bene… È il nostro modo di pensare e di vivere che va cambiato!!!
Categoria: Parrocchia