Ai fedeli delle Parrocchie della Città di Gallarate
Care sorelle, Cari fratelli,
nella nostra città è rimasta viva da secoli la festa votiva alla Madonna in Campagna che i nostri padri e le nostre madri nella fede hanno voluto come ringraziamento per la guarigione dalla peste manzoniana del 1630. L’immagine della Madonna, nei pressi della quale nel 1601 vi erano stati eventi miracolosi, raccolse le preghiere del popolo di Gallarate: divenne in quel momento difficile il luogo dove ritrovarsi in unità per invocare la guarigione e la protezione per la vita nuova che doveva riprendere dopo quella terribile prova. Intorno a questa immagine noi sacerdoti della Città vorremmo proporre diradunarci di nuovo oggi, quando arriveremo al termine di questa epidemia, che ci hasorpresi nei suoi effetti, che ha manifestato le nostre fragilità e che ci fa intuire che avremo bisogno di grandi risorse spirituali per riprendere il cammino, una volta che nesaremo usciti. Intanto a Lei, raffigurata nel gesto materno di nutrire il Figlio Gesù, chiediamo con fiducia l’intercessione presso lo stesso Figlio Gesù, per la Grazia della guarigione da questo morbo che ci opprime anche nello spirito.
Davanti a Lei proponiamo di raccoglierci quando questa Grazia avrà compiuto la sua opera, per trovare lo spirito giusto per ripartire; non solo per noi fedeli ma per tutta la nostra Città. Chiederemo a Lei ispirazione perché le nostre comunità cristiane siano in Città quella presenza materna, ricca di fiducia e di speranza, che consoli gli animi smarriti; che curi le ferite di chi ha perso i suoi cari; che ridoni slancio a chi dovrà rimettere in cammino la vita sociale ed economica del territorio. La Festa voluta dai nostri predecessori cade il 21 di Novembre, ma noi vorremmo chiedere la Grazia di poter arrivare già il prossimo 12 settembre, sabato, Festa delS antissimo nome di Maria, a poter celebrare in quel luogo il nuovo inizio. Il Parroco don Mauro già ci ha proposto una preghiera che vorremmo far conoscere, perché questo gesto comune ci unisca fin d’ora in quella direzione. Potrebbe essere quell’occasione anche il momento per benedire l’ulivo che non abbiamo potuto portare in processione per la Domenica delle Palme, ma che vorremmo raccogliere quel giorno come il ramoscello d’ulivo che la colomba riportò al Patriarca Noè al termine del diluvio, segno della pace che era discesa sulla terra. Uniti nella preghiera vi benedicono con tutti i Vostri sacerdoti i parroci, don Riccardo, don Mauro, don Giovanni e don Luigi
Gallarate 5 aprile 2020, Domenica delle Palme
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