Battesimo del Signore
Questa domenica ci viene presentato Gesù che chiede il battesimo di acqua a Giovanni Battista. Lui, che non aveva certo bisogno.
Aveva già ricevuto il Battesimo dello Spirito al momento del suo concepimento, nel grembo di Maria. Questo ci
rende pensosi.
È un fatto che se Dio non ci fosse, bisognerebbe inventarlo.
Ed è precisamente quello che gli uomini fanno, da sempre.
Solo che gli uomini non inventano Dio, ma idoli: idoli a cui sacrificare la propria vita.
È l’idolo dei soldi, l’idolo di una sessualità scomposta, l’idolo del potere, l’idolo della sopraffazione sugli altri, e via dicendo. Idoli, a cui sacrificare la vita.
Dio, invece, non vuole la nostra vita ma in Gesù ci dona la sua.
Dio si rivela e si rivela in modo talmente umano che noi finiamo per non credergli.
Si rivela nella culla di Betlemme, nella croce di Gerusalemme, nell’amore verso tutti, nell’amicizia con i peccatori, nel Battesimo al Giordano.
‘Invocate il Signore mentre si fa vicino, cosi risuona l’invito di Isaia’.
Gesù si fa così vicino a noi peccatori da ricevere il nostro stesso battesimo di conversione e di penitenza.
Possiamo allora invocare con fiducia la sua misericordia e il suo perdono. Colui che può battezzare in Spirito, riceve il battesimo nell’acqua da Giovanni. Lo Spirito discende sul Figlio, che nello Spirito ci battezzerà per farci figli di Dio. Potrà farlo solo perché prima accetta di essere fino in fondo nostro fratello. Il Natale è l’inizio della vita terrena
di Gesù, nella quale prende su di sé il nostro male: il Battesimo al Giordano è l’inizio della sua vita pubblica, della sua missione e l’inizio della missione di Gesù è sotto il segno della presenza straordinaria dello Spirito di Dio: Gesù ha e comunica lo Spirito Santo.
Dio Padre si compiace di Gesù, egli è il Figlio prediletto, il primo tra tanti, colui che riuscirà a manifestare pienamente il volto paterno di Dio: e così anche noi, nella nostra testimonianza di ogni giorno.
Per mezzo di Gesù possiamo presentarci al Padre in un solo Spirito.
In Gesù ogni muro di separazione viene abbattuto.
Quello che divide gli uomini, quello che separa il cielo e la terra, il Padre dai suoi figli.
Nel battesimo i cieli si squarciano; anche il cielo interiore del nostro cuore, che diviene tempio di Dio e come Gesù, anche noi siamo figli di Dio: abbiamo il suo Spirito e siamo chiamati a dare testimonianza del suo volto paterno.
Avere lo Spirito di Dio: la nostra parte interiore e profonda appartiene al mondo di Dio, e così le nostre scelte più o meno importanti.
Occorre essere ‘uomini e donne spirituali’, secondo lo Spirito di Dio: pensare, parlare, scegliere, agire secondo lo Spirito di Dio e non c’è divisione tra spirito e carne, cielo e terra, anima e corpo, sopra e sotto: per noi esiste solo il modo spirituale di vivere, cioè ‘secondo lo Spirito’.
Chiamati a dare testimonianza come Gesù del volto paterno di Dio, nella gioia della nostra fede, nel perdono accolto e dato, nella carità e nella generosità con cui facciamo dono della nostra vita agli altri…
Invochiamo dal Signore il coraggio della fede e l’amore che vince il peccato e l’egoismo: il nostro Battesimo ci ha resi figli prediletti, come Gesù.
Categoria: Parrocchia