Sovvenire alle necessità della Chiesa

Offerte e 8xmille sono nati insieme, sono i due pilastri ufficiali del sistema di sostegno economico della Chiesa cattolica in Italia. […] Mentre l’8xmille oggi è uno strumento ben noto, e non costa nulla in più ai fedeli, le Offerte invece sono un passo ulteriore nella partecipazione: comportano un piccolo esborso in più ma indicano una scelta di vita ecclesiale. I due pilastri sono però comunicanti, laddove le Offerte non arrivano a coprire i costi della remunerazione dei sacerdoti, arriva l’8xmille. Una volta che l’8xmille è stato utilizzato per coprire il sostentamento del clero, può essere utilizzato per le altre due destinazioni previste dalla legge, ovvero “culto e pastorale” e “carità”. Donare per sostenere i sacerdoti vuol dire quindi sia aiutare i nostri presbiteri nella loro missione di evangelizzazione, sia liberare risorse dell’8xmille che possono essere utilizzate per altri scopi rientranti nella pastorale e nella carità. A oggi le Offerte coprono circa il 3% del fabbisogno del sostentamento del clero e, dunque, per remunerare i nostri sacerdoti bisogna ancora far riferimento in gran parte all’8xmille. Ma vale la pena farle conoscere perché questo dono indica una scelta consapevole di vira ecclesiale. E raggiunge anche i sacerdoti di parrocchie piccole e lontane.

Il 20 novembre cade la Giornata nazionale delle offerte per i nostri sacerdoti, giornata in cui le nostre parrocchie si mobilitano per sensibilizzare i fedeli a donare con i bollettini, disponibili in chiesa. Quest’anno in particolare si verifica una coincidenza speciale, una sorta di passaggio di testimone: la chiusura del Giubileo della misericordia in Vaticano coincide infatti con la Giornata di sostegno alla missione del clero italiano. Un passaggio di testimone simbolico per ricordarci che la misericordia non termina con la chiusura dell’Anno Santo, ma segna un nuovo inizio per allargare il cuore, la mente e le mani per una partecipazione attiva alla comunione e alla missione della Chiesa. […] Sostenere economicamente i nostri sacerdoti significa, dunque, compiere un’opera di misericordia e testimoniare la nostra partecipazione a una “Chiesa in uscita”, luogo di accoglienza e condivisione.

Matteo Calabresi – Responsabile del servizio di promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica