Per recepire in Diocesi la “Amoris Laetitia” (2)
Pubblichiamo “a puntate” le indicazioni del Vicario generale monsignor Mario Delpini per favorire un percorso di recezione in Diocesi dell’Esortazione apostolica del Papa “Amoris Laetitia”. Questo testo è il frutto di un’ampia e articolata consultazione che ha coinvolto il Consiglio episcopale milanese, i Vicari e i Decani.
3. Per la recezione di Amoris Laetitia: la lettura integrale
L’ampiezza dell’esortazione, ben motivata dal percorso di confronto e discernimento ecclesiale di questi anni, richiede u tempo adeguato per la lettura, per la riflessione, per il confronto e per l’assimilazione. Il testo, a una prima impressione, risulta composito per l’impegno che Papa Francesco ha profuso nell’assumere e interpretare personalmente il frutto delle due assemblee sinodali celebrate negli anni scorsi e dei molti documenti magisteriali dedicati alla famiglia a partire almeno dal Concilio Vaticano II (cfr n. 4 e 31).
4. Per la recezione di Amoris Laetitia: prendano la parola le famiglie
Papa Francesco scrive e parla a tutti i fedeli, scrive e parla in modo che tutti possano capire e gioire di una parola evangelica che visita la concretezza della vita e ne fa risplendere la vocazione alla gioia. Amoris Laetitia è quindi un testo proposto a tutti i fedeli, non solo agli operatori pastorali, ai preti, ai Vescovi. Certo coloro che esercitano il ministero di confessori devono sentire il dovere di una lettura attenta e di un esercizio di comunione anche in quella responsabilità personalissima che si espone nella celebrazione del sacramento della riconciliazione. Ma il testo deve ispirare, aiutare, incoraggiare in primo luogo coloro che vivono la vocazione del matrimonio. E’ doveroso quindi che i singoli fedeli e le coppie di sposi si applichino alla lettura di Amoris Laetitia. L’ampiezza del documento non deve scoraggiare: il Papa stesso propone di leggere e rileggere il testo, propiziare occasioni di confronto, far pervenire riflessioni, esperienze e applicazioni che offrano luce ad altre coppie e ai preti e ai vescovi. E’ tempo, infatti, che le famiglie prendano o riprendano la parola nella Chiesa.
Categoria: Chiesa di Milano