Lettera alle Pie Donne
QUARESIMA 2014 – VIA CRUCIS PER I RAGAZZI
“LETTERA ALLE PIE DONNE”
di MONS. CARLO GALLI
Carissime pie donne,
la tradizione ha portato a noi il vostro ricordo con questo nome, “le pie”, le donne che hanno avuto pietà di Cristo lungo la strada della Croce. Nel tumulto della folla scomposta, che spingeva Cristo al patibolo, voi vi siete distinte per la vostra compassione e compostezza.
Voi lo avete guardato e Lui vi ha guardato. Una intesa di vicendevole e dolorosa passione. Gesù aveva già pianto sulla città, che non lo avrebbe accolto come il “misericordioso”, ma lo avrebbe ucciso come il “bestemmiatore”.
Ai piedi del Calvario a voi ripete: “Non piangete su di me, ma su voi e i vostri figli …” Certamente nel Suo cuore, ma anche nel vostro, in una tragica e corrisposta tristezza, risuonava il grido incosciente della piazza: il Suo sangue ricada su noi e sui nostri figli.
Avete avuto una sensibilità coraggiosa di partecipazione al suo dolore. Avete unito le vostre lacrime a quelle di Cristo, perché il Padre che è nei cieli guardasse con misericordia alla città degli uomini, ed anche la storia imparasse a giudicare con rispetto le tragedie dell’umanità.
Ogni tanto mi capita di piangere e mi considero una persona debole. Una femminuccia, dicono i ragazzi. Ma non è così, non voglio che sia così. Diventando grande vorrei sentirmi fiera delle mie lacrime e della mia partecipazione al dolore di chi soffre o è ingiustamente giudicato e condannato.
Voi con Gesù avete vissuto la tristezza per l’incoscienza, la compassione per la sofferenza, il pianto per la speranza di un mondo nuovo.
Grazie per il buon esempio. Spero di diventare una “pia donna”.
Una ragazza dell’Oratorio di Cascinetta in Gallarate
Categoria: Mons. Carlo Galli