Lettera al Cireneo ed alla Veronica

Cireneo01QUARESIMA 2014 – VIA CRUCIS PER I RAGAZZI
“LETTERA AL CIRENEO ed ALLA VERONICA”
di MONS. CARLO GALLI

Carissimi Veronica e Cireneo,

ho saputo che state facendo la via crucis con altri ragazzi del mio Oratorio.

Veronica vuol dire “vera immagine”. Questo nome ti è stato dato da chi ha presentato il tuo gesto di asciugare il volto sporco, sudato e sanguinante di Gesù.  Episodio che il Vangelo non racconta.

Cireneo vuol dire uomo che viene dalla città di Cirene. Il Vangelo dice che il tuo vero nome è Simone, che il tuo gesto di portare la croce di Cristo, non è stato un atto spontaneo, mosso dalla compassione, ma che i soldati ti hanno preso e obbligato a caricarti della croce. Il condannato, stroncato dalle flagellazioni subite, non doveva morire lungo la strada, perché l’ordine era che venisse crocefisso.

Carissimi Veronica e Cireneo di fatto la devozione dei fedeli vi ricorda come due persone buone, che hanno aiutato Gesù nel momento difficile della passione, quando tutti i suoi amici erano fuggiti. Siete due persone della folla, emerse dall’indifferenza che sta solo a guardare e che fa della sofferenza altrui uno spettacolo. Tu, Veronica, hai avuto il coraggio di affrontare i soldati, di fermare il corteo di morte, per pulire il volto di Cristo. Tu, Cireneo, hai avuto la generosità di trasformare un obbligo, una imposizione, in una scelta di condivisione del dolore di Cristo.

Cristo ha lasciato a te Veronica il Suo volto sofferente sul panno di lino. L’immagine del dono più grande che Dio ha fatto all’uomo, il suo amore “ fino alla morte” è diventata preziosa reliquia fra le tue mani.

A te, Cireneo, Cristo ha lasciato impresso il  segno della Sua croce sulla tua spalla. Così si racconta di una stimmata sul tuo corpo.

Siete stati di buon esempio alle tante persone che asciugano le sofferenze dei loro vicini e aiutano a portare la fatica del dover vivere a tanta gente.

Credo che presto o tardi toccherà anche a me. Ho qualche paura di trovarmi lungo la strada di qualche persona che soffre e che ha bisogno. Ma spero di farcela ad essere un buon cireneo ed una pia veronica.

                                                                                                                                                                                            Ciao , una ragazza dell’oratorio di Cascinetta.