Lettera a Pilato
QUARESIMA 2014
VIA CRUCIS PER I RAGAZZI – “LETTERA A PILATO”
di MONS. CARLO GALLI
Caro Pilato,
ti rivolgo una domanda: perché non hai salvato Gesù dalla croce? Avevi tutta l’autorità ed il potere necessari. Come ti sei sentito dopo aver “ lavato le mani “ e abbandonato Gesù al suo destino di morte?
Leggendo il racconto della Passione, riconosco che qualche tentativo lo hai fatto. Hai interrogato Gesù davanti a tutti e lo hai dichiarato innocente. Lo hai posto in confronto con Barabba, sperando che la folla scegliesse di liberare Gesù. Lo hai fatto flagellare, perché il sangue impressionasse la gente e avesse compassione di Lui.
Ma non mi è piaciuta la mossa che hai fatto di inviarlo da re Erode, uno sciocco che ha deriso Gesù. Mandandolo dal re Erode, tu non cercavi un diversivo in suo favore, ma uno scontro con un altro potente, geloso e avido di potere, e volevi salvare la faccia di fronte all’imperatore di Roma. Tu piccolo funzionario in carriera del grande impero romano, ti sei mostrato forte con i deboli, ma pieno di paure con i potenti: i sacerdoti del tempio che hanno voluto la morte di Gesù, la folla, mostro senza volto che ha gridato la morte di Gesù, Erode, tuo rivale in politica.
Ti sei lavato le mani e non ti sei preso le tue responsabilità, anche se questo significava procurare una tragica ingiustizia: la morte di un innocente. Mi spiace per te ma nella storia sei passato come il cattivo esempio di un politico irresponsabile.
Caro Pilato la storia ti ha giudicato; ma a me interessa capire come Gesù ti ha guardato: Ti ha detto una parola indicando la strada per una riflessione che potesse farti rivedere la tua esistenza, aldilà dell’errore commesso. Io mi auguro di non dovermi trovare nella vita in una situazione difficile come la tua, ma dovrò sempre tener presente quello che Gesù ti ha detto:
“ chiunque è dalla verità ascolta la mia voce”
Anche a te, come a tanti altri prima, Gesù si è presentato come colui che offre il senso, la speranza, l’impegno della vita. Se il tuo interesse vero e sincero fosse stato la volontà di vivere in modo giusto e coraggioso e non per il potere, forse … Se il metro di giudizio del tuo tribunale fosse stato quello dell’onestà e della bontà di fronte alla sofferenza, e non quello del potere forse… E’ possibile che nelle ore successive alla morte di Gesù, tu abbia avuto qualche ripensamento. Quando i suoi amici ti hanno chiesto di non lasciare il corpo crocefisso a decomporsi sulla croce, tu, rompendo la norma, lo hai concesso. Forse …
Ti saluto dicendo che quel tuo gesto di “lavartene le mani” mi interroga.
Io cerco anzitutto ciò che è bello, pulito, sincero, buono, generoso,
anche a costo di perdere la faccia?
Allora Gesù certamente mi sta parlando di Lui, del Suo amore per me e per tutti, e mi dona di ascoltarLo.
Ciao Pilato, un ragazzo dell’oratorio di Cascinetta
Categoria: Mons. Carlo Galli