Il sapore dei gesti, la luce della testimonianza
Dalla presentazione della Festa della Famiglia a cura del Servizio Diocesano per la Famiglia:
Essere sale che dà sapore, luce che illumina non è una richiesta troppo ambiziosa per la famiglia oggi? Come parlare di sale e luce senza correre il rischio di una facile retorica e di una possibile autoesclusione da parte di molti credenti che nella propria esperienza vivono sofferenze e fatiche tali da renderle incapaci di credere nella propria forza testimoniale? Essere famiglie “sale” o famiglie “luce” implica una capacità di ascolto e coinvolgimento, un essere immersi, sciolti come il sale, diffusi come luce. Sale e luce hanno peculiarità e caratteristiche diverse.
Il sale dà il meglio di sé trasformando la sua natura, perdendola, spendendo la sua energia a favore di un qualcosa che grazie alla sua presenza esalta il gusto, trasforma il sapore. Non è così lo stile di quei genitori dediti a tempo pieno alla cura dei propri figli, al punto talvolta di rinunciare alle proprie naturali esigenze per offrire la propria disponibilità ed il proprio tempo ai propri cari? Non è così nei gesti della cura quotidiana di mogli e mariti, di madri e padri, di figli che si curano di genitori anziani, di nonni che si occupano dei nipoti… nei gesti e nelle parole del buon vicinato, nel sostegno ad altre famiglie che vivono qualche difficoltà? E’ talmente semplice da sembrare banale, ma è anche così profondamente evangelico.
La luce mette la sua forza a disposizione di un ambiente, di un oggetto perché questo possa apparire in tutti i suoi aspetti, forma, particolari. Le rivela per come sono, offre la possibilità di farli scoprire a chi si mette in osservazione. Quale capacità di illuminare il buio di esistenze opache, ha la testimonianza di una famiglia che porta la luce del vangelo? Saper stare con le persone, mettere a disposizione la propria disponibilità all’ascolto, raccogliere preoccupazioni offrire consolazioni è essere sale. Poter offrire la testimonianza di una vita di coppia che sa affrontare la sfida bella, ma impegnativa di scegliersi ogni giorno, di rinnovarsi la promessa di stare insieme nella buona e cattiva sorte, di impegnarsi a far sì che la luce talvolta traballante di quella candela accesa insieme sull’altare continui a brillare, anche nonostante la fatica, i dolori, le incomprensioni e che anzi sa cercare granelli di sale per ridare un rinnovato gusto e sapore alla relazione. Questo è essere luce da far brillare come testimonianza. La famiglia sa essere sale e luce nella comunità cristiana portando le sue richieste, offrendo le sue sensibilità, richiamando la comunità ad un realismo concreto, per essere incarnata nei vissuti delle persone.
Categoria: Chiesa di Milano